mercoledì 24 febbraio 2010

Genia


E' difficile che m'arrabbi con la gente, solitamente
sono piuttosto accomodante e se vengo ferita, mi
chiudo in mutismo e tento di farmi sbollire la rabbia,
magari cercando scusanti per chi non si è comportato
bene.
Difatti, non possiamo mai sapere perchè la gente si
comporti in un determinato modo, magari c'è un
motivo valido che a noi non è dato conoscere.
Però a volte, ma mi capita di rado, non riesco a
contenermi e sbotto all'improvviso. Mamma mi
chiamava "tornado" perchè in quei momenti sono
capace di dire o fare gesti privi di equilibrio.
Il giorno che ho scritto il ghiribizzo "Genìa", doveva
essere un giorno di quelli, con l'umore nero carbone,
perchè sono stata poco gentile con tutti, ed anche nei
riguardi di me stessa.
Comunque, proprio perchè critica tutti e quindi
nessuno in particolare, lo posto, visto che l'umore di
oggi non è migliore di quello in cui ho scritto "Genìa".


Non mi piace questo mondo:
Falso, ipocrita, egoista, qualunquista.

Non mi piace questa gente:
Fredda, arrivista, presuntuosa, invidiosa.

Sulle labbra il sorriso
nel cuore solo gelo.

Strette di mano senza calore
sguardi vacui, senza espressione.

Ti vedi scrutata e mai capita,
ti senti osservata e mai presente.

Come in una vetrina,
come se la tua persona fosse imprigionata
fra due lastre di vetro.

Tutti ti vedono, nessuno ti sfiora,
sensazione di gelo.

Parole che escono dalle labbra
ma non hanno voce,
perchè non arrivano a nessuno.

E' una umanità fragile quella che ci circonda,
è una umanità senza tempo, senza vita.

Persa solo nei propri problemi
ingigantiti dalla nevrosi,
che porta a sottovalutare quelli degli altri.

Anch'io faccio parte di questa genìa
e non mi piaccio!

Marilicia il 25/06/2006


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